Credere che sia finito il tempo in cui il confronto politico poggia le basi sul principio del tanto peggio tanto meglio. È inaccettabile focalizzare il dibattito sul futuro della città da un punto di vista personalistico, utilizzando come tema centrale la contrapposizione tra i candidati a sindaco della città, così da oscurare ancora una volta, l’ennesima, i problemi urgenti di Formia e le esigenze di ogni singolo cittadino.

Si è finiti ancora una volta a banalizzare l’espressione democratica del voto trasformandola in un confronto tra Sandro Bartolomeo e Maurizio Costa, dimenticando così i buoni propositi di questa lunga campagna elettorale che doveva avere al centro la città e i problemi dei cittadini. Si diffondono rapidamente, sempre più mentre si avvicina il giorno dell’esito finale del ballottaggio, strani convincimenti secondo i quali è necessario eliminare definitivamente i progetti politici attualmente in corso per poi sostituirli a piacimento con degli altri. Dobbiamo tornare a credere che sia necessario, ma soprattutto urgente per l’intera comunità, ribaltare questa tendenza per diffondere invece una rinnovata consapevolezza di ciò che si sceglie di votare nella cabina.

All’elettorato va riconosciuta cioè la responsabilità di dover scegliere davvero i programmi e i progetti per la città che desiderano, scardinando quei vecchi pregiudizi che portano all’esercizio del voto come fosse un referendum contro l’avversario. Per questo motivo è necessario credere, per quanto riguarda il centrosinistra del quale faccio parte, che oggi votare Sandro Bartolomeo significhi votare per un progetto, per un’idea di città che a mio parere è sempre mancata nelle precedenti esperienze elettorali. Perché oggi all’interno di questa proposta di centrosinistra ci sono elementi innovativi come il percorso che ci ha caratterizzato a partire dalle Primarie, nelle quali mi sono proposto io stesso come alternativa a quello che oggi è il nostro candidato sindaco. Una strada che ci ha consentito di confrontarci con i cittadini e realizzare insieme a loro un programma che potesse consentire davvero un cambio repentino nel modo di gestire la cosa pubblica.

Quelle istanze e quel percorso di rinnovamento continuano ad esistere e sono state ampiamente riconosciute nel programma elettorale di Sandro Bartolomeo sindaco. Sono queste le ragioni che mi hanno portato a sostenere il candidato del centrosinistra perché egli oggi rappresenta e deve rappresentare il garante di una coalizione formata da giovani e vecchi, uniti nel comune intento di restituire ai cittadini formiani una città più giusta, più trasparente e in grado di riconoscere ai propri giovani una prospettiva di vita. Perciò oggi votare per Sandro Bartolomeo significa votare anzitutto un progetto già ampiamente condiviso e contaminato e da continuare a condividere con i cittadini, consentendo a quelle persone che come me si sono affacciate sul panorama politico di mettersi alla prova, per poter dare un reale contributo di cambiamento di cui Formia e l’Italia hanno un disperato bisogno. È un priorità per tutti i formiani capire che non si tratta di un combattimento a due tra candidati a sindaco, perché nella coalizione di centrosinistra non esistono più referenti unici ma una nuova generazione di giovani politici che vogliono sconfiggere in queste elezioni il vecchio sistema di interessi che si sono sostituiti alle persone e ai ricambi generazionali.

Credo che non basti cioè cambiarsi l’abito per presentarsi con credibilità per l’ennesima volta agli elettori, perché se dietro al nostro candidato ci sono i nuovi progetti e persone nuove, dall’altra parte accade invece l’esatto contrario perché dietro a nuovi candidati, facce nuove, si celano sempre gli stessi soggetti che decidono in favore dei soliti interessi privatistici.

Categorie: Politica

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